La Regione Puglia finanzia con 300 mila euro l’ampliamento dell’ecocentro sito alla periferia nord della città, in un’area attigua alla strada provinciale 17 per Copertino. Si tratta di una struttura utilizzata oggi soltanto per il conferimento degli scarti di potatura e degli sfalci e che diventerà adesso un centro di raccolta completamente automatizzato in cui gli utenti potranno conferire, 24 ore su 24, varie frazioni di rifiuto. Il progetto di ampliamento e ammodernamento, proposto dal Comune di Nardò, è stato finanziato nell’ambito di un avviso regionale dedicato alla realizzazione o all’ampliamento/adeguamento di centri comunali di raccolta differenziata dei rifiuti (fondi del Por Puglia Fesr 2014/2020, asse VI, azione 6.1b).
Come cambierà il centro raccolta? L’intervento proposto prevede, innanzitutto, la realizzazione di nuove strade asfaltate di ingresso e uscita dall’ecocentro, oltre che di un nuovo ingresso pedonale. All’interno del centro ci saranno una zona di conferimento e deposito con i vari contenitori a disposizione dell’utenza. I rifiuti conferibili saranno del tipo RAEE (frigoriferi, condizionatori, lavatrici, lavastoviglie, televisori, monitor, notebook, lampade, sorgenti luminose, ecc.), imballaggi in carta e cartone, sfalci e potature, vetro, contenitori con sostanze tossiche o infiammabili, farmaci scaduti, pile esauste, toner e inchiostri, frazione organica e altri. Ci saranno poi due isole ecologiche automatizzate, accessibili anche da soggetti con disabilità, per il conferimento h24, facile e sicuro. Le operazioni di conferimento avverranno previa identificazione dell’utente mediante tessera sanitaria, carta d’identità elettronica o badge dedicato. Sarà realizzata anche un’area per il riuso, anche questa automatizzata, nella quale sarà possibile conferire materiali e attrezzature riutilizzabili. Il centro sarà dotato di un sistema di gestione informatizzato che consentirà di contabilizzare i flussi attraverso un sistema di pesatura e di utilizzare una web application finalizzata allo sgravio della tariffa. Si interverrà, infine, su tutti gli impianti della struttura.
“L’entrata in esercizio dell’ecocentro – spiega l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – consentirà, da un lato, una decisa implementazione del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti, dall’altro, una riduzione del materiale da avviare agli impianti di trattamento, con economie di gestione per tutti. Compresi soggetti economicamente svantaggiati che potranno attingere dai beni della specifica area per il riuso”.
Un finanziamento questo che fa il paio con l’altro finanziamento accordato nei mesi scorsi dalla Regione Puglia al Comune di Nardò, pari anche questo a 300 mila euro, per la realizzazione di un nuovo ecocentro in località Boncore. Risorse derivanti da un altro avviso dedicato appunto alla realizzazione di centri comunali o intercomunali di raccolta rifiuti differenziati (Por Puglia 2014-2020, asse VI, azione 6.1). Quest’ultima, provvidenziale, disponibilità di risorse ha portato l’amministrazione comunale, com’è noto, a chiedere la modifica di una parte dell’offerta con cui l’a.t.i. Bianco Igiene Ambientale – Gial Plast – Muccio si è aggiudicata nel 2017 il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti dell’Aro n. 6. In particolare, la parte contenente la previsione della realizzazione di un ecocentro a servizio di Boncore del valore di 70 mila euro. Questo ecocentro, di dimensioni e funzionalità più modeste, dovrebbe essere sostituito da un campetto da calcio a Boncore (su un suolo di proprietà comunale) che fungerà anche come luogo per iniziative di sensibilizzazione in materia di gestione dei rifiuti. Sarà allestita, inoltre, una campagna di educazione ambientale negli istituti scolastici comunali della città, mediante l’installazione di distributori di acqua filtrata e refrigerata e la distribuzione di borracce in alluminio agli studenti (circa 2600) con l’obiettivo di eliminare le bottigliette in plastica.
“In sostanza – continua Mino Natalizio – abbiamo a disposizione un totale di 600 mila euro per la costruzione di due ecocentri. Quello a Boncore ci ha indotto a chiedere di modificare i contenuti dell’offerta dell’a.t.i. dei rifiuti, che già prevedeva un ecocentro nella stessa località. Quello originario, più piccolo, non dovrebbe dunque sorgere più, potendone costruire uno molto più grande, ma in alternativa all’a.t.i. è stata chiesta la realizzazione di un campetto da calcio anche come luogo di aggregazione per la sensibilizzazione in materia di rifiuti e di dotare le nostre scuole di distributori d’acqua e borracce. In sostanza a Boncore verrà realizzato un ecocentro tre volte più grande rispetto a quello previsto con in più un bel campetto da calcio”.