“A seguito di un sopralluogo approfondito, svolto nella zona del depuratore di Nardò-Porto Cesareo, ho avuto modo di rilevare la mancanza dei divieti permanenti di pesca e balneazione per l’area marina circostante allo scarico di acque reflue di Torre Inserraglio.
Una lacuna grave questa, che ho prontamente segnalato all’ARPA Puglia, in quanto ente regionale per la protezione ambientale competente al controllo della balneazione della nostra costa neretina”. Lo dichiara su Facebook Soave Alemanno, deputata neretina che ha anche presentato un’interrogazione parlamentare e sta seguendo con attenzione la questione del depuratore di Nardò-Porto Cesareo.
“Il divieto di balneazione e pesca – aggiunge la deputata – deve essere segnalato al pubblico con adeguata cartellonistica al fine di scongiurare e prevenire ulteriori danni di tipo sanitario ai tanti visitatori della area di interesse comunitario.
I bagnanti hanno diritto di sapere che si trovano nelle vicinanze dello scarico delle acque reflue di Nardò.
ARPA, a seguito della mia segnalazione, ha riscontrato l’effettiva mancanza dei segnali di divieto sulla zona interdetta alla balneazione e inviato tempestiva informativa al Sindaco di Nardò, il quale dovrà, nel minor tempo possibile, risolvere la questione di sua competenza e collocare sul perimetro della costa interdetta alla balneazione gli specifici segnali di divieto.
Le meraviglie che il nostro territorio offre devono essere valorizzate, fatte conoscere e rese accessibili. Torre Inserraglio, ad esempio, è collocata al confine dell’area marina protetta di Porto Cesareo, inclusa in una splendida cornice di alto valore naturalistico e culturale, ma a causa della presenza dello scarico in battigia rappresenta anche un pericolo permanente per la balneazione che DEVE ESSERE SEGNALATO, così come impone la normativa di specie.
Ancora una volta invece, costatiamo che la depurazione dei reflui è una materia sulla quale si è fatta tanta propaganda e pochi fatti, nonostante l’attività di scarico in battigia sia permanente da diversi anni e rappresenti un grave pericolo, l’amministrazione sembra aver dimenticato il proprio dovere di controllo del territorio.
Tutelare e difendere il nostro incredibile patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico è certamente compito degli amministratori, ma anche dei cittadini che credono nella partecipazione pubblica.
Anche per questo, come membro del parlamento, mi adopero con convinzione per garantire la giusta cooperazione e il necessario coordinamento tra gli enti competenti, sia in merito alla questione della depurazione dei reflui dell’agglomerato di Porto Cesareo che per la valorizzazione della zona sic di interesse comunitario di Torre Inserraglio.
Lo scorso 16 aprile il Governo ha risposto alla mia interrogazione presentata al Ministero della Transizione Ecologica dando contezza, finalmente, dello stato di progressione dei lavori. Mi preme ricordare che a causa di questi ritardi su noi tutti pende la multa inflitta dall’UE per la mancata messa in regola in materia di depurazione.
È fondamentale vigilare, per quanto di propria competenza, sulla delicata questione del #depuratore; solo così riusciremo a compiere quel cambio di passo tanto auspicato nell’amministrare il nostro tesoro naturalistico e culturale che, ancora oggi, è purtroppo molto trascurato”, conclude.
Soave Alemanno