“Questa legislatura volge al termine e mi sembra giusto raccontare la mia attività parlamentare con qualche numero.
In questi 4 anni e mezzo ho totalizzato il 94,86% di presenze in Aula (a fronte di una media inferiore al 70% degli altri parlamentari), convinta che i veri risultati per i cittadini si ottengano lavorando sui provvedimenti nelle commissioni e in Aula: agendo di più e parlando di meno.
Anche in virtù del mio impegno, mi sono stati assegnati diversi incarichi: sono stata vicepresidente della commissione d’inchiesta sulla tutela dei consumatori, membro della commissione Finanze, membro della commissione Attività Produttive, Delegata d’Aula, componente della giunta delle elezioni e del comitato consultivo sulla condotta dei deputati.
Mi sono occupata soprattutto di finanza e assicurazioni, sud Italia, attività commerciali e turismo, tutela dei consumatori e ho mantenuto attenzione costante su Nardò, la mia città, e sul territorio pugliese.
Ho depositato 3 proposte di legge e ne ho cofirmate 12.
Tra quelle a mia prima firma:
Una in tema Rc auto obbligatoria per introdurre il meccanismo delle recensioni al fine di valutare il buon operato delle compagnie assicurative e per contrastare l’evasione della polizza rc Auto e il fenomeno delle “auto fantasma”, veicoli che circolano per le nostre strade senza alcuna copertura assicurativa.
Una proposta di legge per il potenziamento delle zone economiche speciali (ZES) e la crescita del Sud Italia.
Una proposta per la prevenzione e la repressione della pesca illecita del dattero di mare, del dattero bianco e di altri organismi marini protetti e la tutela del patrimonio dunale.
Ho presentato 40 atti ispettivi tra interrogazioni, mozioni e interpellanze e 18 ordini del giorno.
Questi atti sono serviti a portare all’attenzione di Ministeri e Governo criticità riguardanti il mio territorio e questioni di carattere nazionale.
A cominciare dal depuratore di Nardò – Porto Cesareo, annosa questione per cui mi sono battuta affinché, dopo decenni, si arrivasse finalmente a una soluzione.
Fino all’invaso del Pappadai, costato 262 milioni di euro di soldi pubblici, adatto a contenere 20 milioni di metri cubi d’acqua e lasciato inutilizzato, nonostante l’emergenza siccità che sta devastando l’agricoltura pugliese.
Nel periodo più duro della pandemia sono stata l’unica ad accendere un faro sui settori delle discoteche e delle sale da ballo e del wedding, tra i più colpiti dalle restrizioni chiedendo e ottenendo dal Governo ristori adeguati per lavoratori e lavoratrici.
E ho presentato un emendamento, approvato dal Governo, per istituire un fondo garanzia per agenzie di assicurazioni e società finanziarie.
Sono molto orgogliosa di aver contribuito con una mia interrogazione al Ministro della Salute, e dopo continui solleciti, a sbloccare i 20 milioni stanziati per l’utilizzo dei test genomici per il tumore al seno.
In questo modo alle donne sono stati resi fruibili gratuitamente i test genomici per il carcinoma mammario ormonoresponsivo in stadio precoce, che prima avevano un costo di circa 3000 euro.
Questi test, ora coperti dal servizio sanitario nazionale, consentono di sapere se è possibile evitare la chemio e affrontare la malattia con una terapia sostitutiva.
Sono stata lieta di aver portato alla Camera Dei Deputati realtà virtuose del Salento, come Opera Seme, perché divenissero modello per l’Italia.
Questi anni di legislatura sono stati complicati e la pandemia ha stravolto i piani presentando emergenze imprevedibili e costringendo a soluzioni affrettate.
Da parte mia ho cercato di mantenere sempre uno spirito costruttivo e onesto, accogliendo le richieste di aiuto che mi arrivavano e cercando di offrire delle risposte.
Adesso il lavoro si è interrotto bruscamente, ma continuo a metterci tutto l’impegno, senza risparmiarmi, come ho fatto sin dal primo giorno.”
Così Soave Alemanno, deputata di Italia Viva, in un post su Facebook.