ENZA PAGLIARA, DARIO MUCI E ANTONGIULIO GALEANDRO AL NAUNA FESTIVAL

Prosegue venerdì 12 agosto il Nauna Festival – Un palcoscenico a cielo aperto, uno degli eventi più attesi di Discovery Portoselvaggio, il programma di iniziative e servizi di valorizzazione ambientale e culturale nell’area del parco che l’amministrazione comunale ha messo a punto per la stagione estiva. Alla Torre dell’Alto (parco di Portoselvaggio), alle ore 18:30, è in programma, infatti, l’esibizione di Enza Pagliara (voce e tamburello), Dario Muci (voce e chitarra) e Antongiulio Galeandro (fisarmonica).

Pagliara e Muci, due tra le voci più intense del Tacco d’Italia e da lungo tempo protagonisti di percorsi artistici di alto profilo, ripropongono canti dimenticati, raccolti da loro stessi dalla voce viva dei cantori del Salento. Li incarnano e li impastano coi tempi e le storie che vivono, svelando la vitalità del passato sullo sfondo del presente. Un repertorio di canti tradizionali per voci, chitarra e fisarmonica che unisce la ricerca alla riproposta, il femminile al maschile. Antongiulio Galeandro è un fisarmonicista, compositore e arrangiatore. Scoprendo in adolescenza i collegamenti a lunga distanza sulla radio a onde medie e corte, acquisisce familiarità con gli esotici linguaggi musicali dell’est Europa e del medio e vicino Oriente. Mettendo questi in dialogo con il rock, il pop e le tradizioni della terra natia, formula un lessico che propone nelle proprie elaborazioni. Da qui nascono musiche per cinema, teatro, danza, documentari e repertori di varie formazioni musicali pugliesi. Tra canti alla “stisa” interpretati a due voci come l’intensa Canto alla Spiga e struggenti canti d’amore come Luce de l’occhi, si compone un affresco sonoro di rara bellezza nel quale perdersi lasciandosi affascinare ora dai chiaroscuri, ora dagli incanti, ora ancora dalla potenza espressiva del canto della terra. Ricerca, riproposta e tradizione in movimento sono gli ingredienti di un’esperienza musicale da vivere con la stessa passione che i musicisti mettono nella loro musica.

Il festival, con la direzione artistica di Dario Muci ed Enza Pagliara e il sostegno dell’assessorato al Parco e dell’assessorato alla Cultura del Comune di Nardò, presenta quattro eventi nel Parco Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano: incontri, spettacoli, concerti e passeggiate per tornare a ritrovarsi dal vivo, per lo più all’aria aperta, nella pineta, sui prati, tra le torri e il mare di Nardò, all’ora del tramonto. Gli eventi si svolgono in acustico, immersi nella natura, in un ambiente puro, senza alcuna fonte artificiale di luce e di suono, dove la musica si arricchisce esclusivamente delle sonorità della natura, dove l’esperienza dell’ascolto coinvolge lo spettatore in modo immersivo e lo riconnette al paesaggio. Ciascun evento prevede un raduno dei partecipanti un’ora prima dell’inizio dello spettacolo per una camminata a cura del Museo della Preistoria di Nardò. La direttrice, Filomena Ranaldo, illustra gli aspetti naturalistici, archeologici e culturali, nonché lo studio di uno dei passaggi più importanti della preistoria europea, quello della transizione da Homo neanderthalensis a Homo sapiens. La partecipazione è gratuita. Sono consigliati scarpe comode, bottiglietta d’acqua, spray antizanzara e cuscino o asciugamani per sedersi.

Per il terzo appuntamento il raduno è programmato alle ore 17 a Villa Tafuri (ingresso al parco di Portoselvaggio sulla litoranea tra Santa Caterina e Sant’Isidoro), l’inizio del percorso alle 17:15, il concerto alle 18:30. È disponibile una navetta (gratuita) per il trasporto dal parcheggio di Portoselvaggio (all’altezza del curvone in località “Cucchiara”) a Villa Tafuri dalle ore 16 alle 17 e, alla fine del concerto, per il trasporto da Villa Tafuri allo stesso parcheggio (indicativamente dalle ore 21 alle 22).

Il Nauna Festival è organizzato da Nauna Cantieri Musicali (“Nauna” da Empurium Nauna, antico nome di Santa Maria al Bagno), una etichetta discografica indipendente nata con il fine di pubblicare sia documenti etnomusicali sia opere di riproposta più complesse che coniugano la meticolosa cura dei repertori con un progetto artistico originale. Si occupa di preservare e valorizzare le tradizioni popolari e la cultura orale del territorio attraverso la documentazione delle fonti e la rielaborazione delle stesse.

Il quarto e ultimo appuntamento del festival è in programma il 26 agosto.