Equità di trattamento per tutti i lavoratori. Basta discriminazioni. Il diritto ad avere un lavoro è uguale per tutti. E’ giusto tutelare tutti i lavoratori, ma ci vuole ancora più attenzione per i lavoratori più a rischio, quelli cioè che svolgono i cosiddetti “lavori usuranti”. Si possono incentivare con ogni mezzo i datori di lavoro per cercare soluzioni migliori per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori. Inoltre, in questo particolare periodo di pandemia, è necessario rendere obbligatoria la sorveglianza sanitaria e il monitoraggio biologico al fine di contenere la diffusione del virus. Si può fare tanto e si può fare per tutti i settori.
A Nardò, invece, si è deciso, per ordinanza, che un operaio stradale, impegnato nella costruzione delle rotatorie alle 2 del pomeriggio, non debba avvertire la stessa temperatura di un bracciante occupato nei campi a raccogliere angurie a poche centinaia di metri di distanza. Con la grande differenza che i primi si ritrovano a maneggiare strumenti e materiali che sprigionano calore intenso (all’interno di un centro urbano), mentre i secondi sono all’aria aperta a spostare angurie da terra a 70 cm d’altezza. Perché questa diseguaglianza? Perché sbattere le porte in faccia ad un intero settore così importante per l’economia di Nardò? Muratori, operatori stradali, intonacatori, braccianti agricoli, marittimi e molti altri lavorano spesso in condizioni difficili. Per questo bisogna cercare di essere sempre attenti, rispettosi delle norme e consapevoli dei miglioramenti che si possono apportare alle suddette attività lavorative. Quello che non possiamo più permettere è che prendano decisioni contrarie ad ogni forma di progresso e attenzione verso il settore dei “lavori usuranti”.
Mino Frasca Sindaco