IL PRESENTE ARTICOLO CON I FATTI RESI NON CORRISPONDE ALLA REALTA’ CI SCUSIAMO CON IL LETTORI E LE CONTROPARTI COINVOLTE.
SI RIPORTA IL LINK DELLA RETTIFICA SU QUANTO DICHIARATO DAL SIGN. GIURI :
Predicare bene e razzolare male. Ecco il mantra di Falangone e Ronzino, i candidati della vecchia sinistra che si riempiono la bocca di “legalità” e “correttezza”, di “libertà” e di “democrazia”, dimostrando quanto inutile e falsa sia la loro retorica elettorale. Del resto, legalità e correttezza devono valere sempre, anche nelle piccole cose, nei gesti quotidiani, non solo nei post indignati su Fb. Post che, è bene dirlo chiaramente, sono sempre carichi di livore sia da parte di questi “sedicenti” sindaci sia da parte dei loro candidati e relativi congiunti.
Ma veniamo al punto. Siamo solo ai primi giorni di campagna elettorale ufficiale ed ecco i “probi” Falangone e Ronzino che attaccano i propri manifesti negli spazi altrui, con arrogante disprezzo delle regole. Un errore? Impossibile! Perché delle due l’una: o non sono in grado neanche di riconoscere lo spazio A da quello B oppure sì, questa è una scelta deliberata! Una scelta deliberata e tristemente comica, visto che sono proprio questi menestrelli della rettitudine altrui a rubare spazi agli altri cittadini candidati. Sono abusivi! Come sono abusivi e ipocriti i proclami con i quali si presentano alla città e ai neretini. Salvo che, per questi signori, le regole valgano solo per gli altri!
É bene chiarire che non si tratta di una leggerezza. Questo atto è un tassello perfetto inserito in un disegno più sottile, una strategia più ampia che vede questi signori protagonisti di polemiche e macchinazioni sulla democrazia, le plance e gli spazi elettorali da mesi e mesi. Lo scopo, evidente, è quello di far apparire abusivo qualcun altro. Ve li ricordate i figli della vecchia politica che non prenotavano gli spazi e poi frignavano come bambini sui giornali amici che non verificavano le bugie raccolte? Ora, cambiate le plance, vediamo Falangone e Ronzino che “okkupano” i cartelloni elettorali degli altri. Probabilmente la “cosa di sinistra” che li riesce benino è quella di “okkupare”.
Una quisquilia che, guarda caso, avviene mentre nelle stesse ore qualche anonimo armato di colla fa magicamente spostare il cartello degli spazi “non destinati all’affissione” sugli spazi e sui manifesti regolarissimi del Sindaco Mellone. Uno spostamento in piena notte che viene immortalato, guardacaso, da qualcuno che si trovava a passare da lì e che, guarda caso, lo fa arrivare ad un blog locale. Quale blog? Portadimare, la testata giornalistica (fa già ridere così…) sponsor della sinistra, di tutti quelli contro Pippi Mellone e, in particolare, della Ronzino.
Da quelle parti, evidentemente, con “un passo avanti” intendono “un passo avanti nello schifo”.
Nardò non ha bisogno di politichetti così, di furbetti dei manifesti, di cattivi maestri. Nardò non ha bisogno della doppia morale di questi serial killer della verità di questi fomentatori di odio, inadatti non solo a governare la città (ma per carità…), ma persino a essere cittadini banalmente rispettosi delle regole più elementari.
Neretini, prendete nota.
PIERPAOLO GIURI
Coordinatore DIFENDERE NARDÒ