L’amministrazione comunale avvia la costruzione del Piano Urbanistico Generale della città di Nardò. Nei prossimi giorni, attraverso il sito web del Comune, sarà possibile partecipare all’iniziativa PensaPug e contribuire quindi alla definizione del più importante strumento di pianificazione a livello comunale. Chiunque, dall’esperto professionista in materia ai cittadini interessati a fornire idee e suggerimenti e a indicare criticità e bisogni, può prendere parte a questo processo collettivo che porterà gradualmente al Pug. Il Comune di Nardò, quindi, apre un canale diretto con i cittadini, chiedendo ad ognuno di partecipare alla sua redazione.
Perché l’amministrazione comunale avvia oggi, sostanzialmente a fine mandato, la costruzione del Pug? Si tratta di una scelta coerente con la strategia generale e l’agenda di questi cinque anni di governo, durante i quali si è data assoluta priorità ad azioni e interventi di tipo immediato, cioè che hanno modificato in modo profondo e relativamente rapido la fisionomia di alcune aree della città. In sostanza, che hanno inciso “fisicamente” sul contesto urbano. Solo per fare qualche esempio, il parco urbano in zona Incoronata e il costruendo parco in zona San Gerardo sono trasformazioni particolarmente incisive nelle due aree che l’amministrazione comunale ha ritenuto di anticipare rispetto al processo di definizione di un piano urbanistico. Che adesso, ordinatamente e opportunamente, può contemplarli in un rinnovato e più completo disegno organico della città. Avviare il Pug già nel 2016 e con un’agenda amministrativa così fitta, avrebbe potuto portare alla definizione di un Pug non coerente perlomeno con le tempistiche delle nuove opere pubbliche, se non addirittura già datato.
Peraltro, l’amministrazione ha scelto di partire da zero nella costruzione, lasciando in questo momento a cittadini e stakeholder di ogni tipo, massima libertà di proporre soluzioni e contenuti, senza fornire un’idea precostituita di città o una direzione di massima. Con l’unico imperativo di dover necessariamente conciliare interessi economici e sociali con quelli di tipo ambientale e territoriale. Questa fase di concertazione “informale” è propedeutica all’iter per la redazione del Pug, che a sua volta prevede una nuova fase di concertazione. La differenza è che in questo momento il confronto parte da zero, mentre nel successivo e più formale step partecipativo si partirà dal nucleo di contenuti già emersi. Tutti i contributi costituiranno elemento di valutazione nella stesura reale del Pug della città di Nardò e nella definizione dei progetti esecutivi.


“Partecipare è fondamentale – dice l’assessore all’Urbanistica Ettore Tollemeto – perché mettiamo nelle mani della comunità il futuro di Nardò. Quante più idee e quanti più contributi ci saranno, tanto migliore e ricco sarà il Pug. Serve contribuire e confrontarsi, partendo dall’esperienza, dalle conoscenze e dai bisogni di singoli e di gruppi. Abbiamo scelto non a caso di non preconfezionare una prospettiva, ma di partire semplicemente dalla città così com’è oggi, profondamente trasformata da quanto fatto in questi cinque anni. Questo renderà ancora più prezioso e utile il processo di partecipazione, che dovrà favorire una armoniosa conciliazione tra interessi singoli, prevalentemente di tipo economico, e interessi più generali, che rispondono a priorità di tipo ambientale. Così come, non a caso, abbiamo scelto di avviare oggi la costruzione del Pug, in modo di avere poi uno strumento già “aggiornato” alle trasformazioni che sono avvenute e che stanno avvenendo. La città, del resto, aveva bisogno urgente di cambiare e di colmare lacune importantissime dopo anni di stasi. Ora, può legittimamente scegliersi il futuro e calibrare la pianificazione su un modello di città moderno e non vecchio e immobile, come era nel 2016”.